Poli-femo, 2019/17-18

Polifemo

Cos’è la musica per film? Qual è il suo statuto estetico? È possibile delinearne i confini e qualificarla come uno specifico genere musicale? Quali sono le sue funzioni drammaturgiche e quali le tipologie formali?

Domande di questo genere hanno accompagnato il cinema sin dai suoi albori, in modo particolare dalla metà degli anni Dieci del Novecento, allorché il nuovo medium cinematografico elaborò un linguaggio espressivo complesso, con leggi e convenzioni estetiche proprie. In quel contesto, l’esigenza di affrancare l’accompagnamento musicale dalle condizioni di casualità e precarietà dei primordi si fece sentire con sempre maggiore insistenza: il cosiddetto “film d’arte”, con i suoi adattamenti di capolavori della letteratura e del teatro e le ricostruzioni di importanti eventi storici, richiedeva una musica che fosse all’altezza del proprio ruolo.

Francesco Finocchiaro, Hans Erdmann e il dibattito sulla musica per il cinema muto nel giornalismo cinematografico di lingua tedesca“Poli-femo”, 2019, nn. 17-18, Special Issue Ton sur ton, Lo stile della saggistica critica sulle arti I, pp. 111–128